domenica 6 luglio 2014

Zitella acida

Ora succede che io in questo periodo sono molto arrabbiata, molto sarcastica -a volte quasi cattiva lo ammetto, e anche intollerante a tutto. E quindi non sopporto: amiche e conoscenti a vario titolo felici e contente di essere sposate/madri/a casa in maternità talmente lunghe da essere un oltraggio al pubblico pudore, simpatizzanti a vario titolo anche solo perchè hanno contratti di lavoro che gli permetteranno a loro volta di stare a casa per lunghissime maternità, bimbi che piangono... ma soprattutto quello che davvero mi lascia inviperita sono i casi in cui le suddette persone (che se proprio vogliamo dirla sono più che fortunate e ben per loro, non è quello il punto per me) si lamentano di cavolate completamente asensibili a chi hanno di fronte: ti lamenti che in vacanza non ti sei riposata? Pazienza, hai scelto tu di fare un figlio. Consolati che in vacanza ci vai 200 volte quest'estate...io nessuna. Ti lamenti che fai 5 km per uscire a fare vita sociale tutti i giorni? Pazienza, io ne faccio 25 per andare a lavorare mentre tu bevi un cappuccino beata e tranquilla. Mi chiedi 27 volte se non vado in vacanza? No, non ci vado... io una casa me la dovrò comprare da me. Non mi manterrà nè un marito a cui faccio le corna, nè un marito di cui offendo continuamente la famiglia. Per cui cerco di risparmiare qualcosa per andarmene di casa anche io. Non c'è bisogno di infierire.
E la cosa brutta, è che alla fine mi sento pure un po' in colpa. Uff.

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